Mauro Salucci è nato a Genova. Laureato in Filosofia, è sposato e padre di due figli. E’ cultore di storia, e collabora con diverse riviste e periodici . E’ inoltre apprezzato conferenziere. Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive di carattere storico. Ha pubblicato “Taccuino su Genova” (2016) e “Madre di Dio”(2017).SALUCCI SUL WEB
La mostardella è sempre stata denominata “il salame dei poveri” perchè per decenni presente solo sulle tavole delle classi meno agiate della Valpolcevera ed in particolare sui deschi dei contadini. Solo negli ultimi decenni, quando la foga globalizzatrice della cucina si è affievolita, la mostardella ha recuperato una propria dignità gastronomica nell’ambito delle tradizioni dell’Alta Valpolcevera.
Questo salume anticamente veniva prodotto esclusivamente d’inverno, utilizzando le parti di bovino e di suino meno pregiate. A questa mistura veniva addizionato del lardo in notevole quantità. Con la preparazione ottenuta si procedeva nell’insaccare salamini crudi da non stagionare nelle cantine. La cucina più indicata rimane quella a fette, con cottura su graticola oppure alla brace. Il nome della mostardella è strettamente legato a quello del famoso SALAME DI SANT’OLCESE, molto più famoso. Un antico insaccato per le tavole meno ricche , ma anche un prodotto di nicchia pregno di biodiversità che sa di tradizione e ben rifocillava i contadini ed i boscaioli, magari dopo una giornata al freddo, a tagliar legna.