Siamo a Genova e se diciamo Ivano non ci sono dubbi su quale dei circa 600.000 abitanti ci stiamo riferendo; oggi raccontiamo della sua nuova avventura: Isi Bistrot.

Ivano RicchebonoIn questa impresa, lo chef Ivano Ricchebono, la stella più longeva di Genova, è affiancato da Isotta Alzona, già esperta nell’arte dell’ospitalità con la sua Gemi Piccoli Grandi Eventi, e il nome, ça va sans dire, si riferisce sia al soprannome di Isotta che alla filosofia che entrambi hanno voluto per questo nuovo ristorante: Isi, come easy, come semplice.

La semplicità è davvero al centro sia dell’approccio che della proposta, ma vi assicuriamo che in tutta la semplicità che entrambi hanno infuso in questo bistrot, non si sono dimenticati nemmeno un briciolo di attenzione per la qualità e la cura, sia dei cibi che degli ospiti.

Siamo in Via Ilva e il locale non è certo nuovo alla ristorazione; parliamo di quei muri che fino a non troppo tempo fa hanno portato grandi gioie ai genovesi: qui cucinava Andrea “Dega” De Galleani, un amico di cui sentiremo ancora parlare.

Siamo stati a pranzo e la proposta è snella e ben articolata, ma c’è una golosa e interessante novità per esse un bistrot: la degustazione a pranzo. Con questa formula, ogni mese la proposta degustativa cambia: cinque piatti, di dimensioni adeguate, che rappresentano una regione alla volta. Ben bilanciato a livello di nutrienti, il quintetto goloso viene servito tutto insieme, così chi non ha molto tempo può comunque godersi un pranzo con i fiocchi.

Il racconto regionale mensile diventa ancora più interessante confrontato con il resto del menu: una carta non esclusivamente legata alla Liguria, ma nemmeno priva dei nostri tesori regionali; del resto, parliamo di Ivano Ricchebono che al posto del sangue ha il pesto!

Ivano RicchebonoProtagoniste della carta sono le patate, che da cibo semplice, possiamo dire “Isi”, diventano il foglio bianco su cui scrivere una storia. Avete presente lo street food inglese noto come jacket potatoes? Ecco, nelle mani di Ivano cambiano veste e da fast food diventano un assaggio gourmet: dalla tartare di Cabannina al pulled pork, ma anche salmone marinato oppure brandade di baccalà. Quest’ultima è molto in stile Ivano al The Cook, infatti la crema di patate richiama, con uno schiocco di dita, al suo clamoroso cappuccino di faraona (se non l’avete ancora assaggiato, correte al The Cook e rimediate).

Ivano Ricchebono
Isotta Alzona e Ivano Ricchebono

Non solo tuberi, i primi piatti dimostrano che “se lo chef è stellato allora si mangia poco” è una frase con meno verità di quanta ce ne sia in una qualsiasi promessa elettrorale, perché le porzioni danno una grande soddisfazione, non sono esattamente omeopatiche: si mangia di sostanza e di importanza! Nello specifico, la nostra scelta è caduta al Sud con i fusilloni, salsiccia, cime di rapa e burrata: un abbondante abbraccio pieno di gusto.

Bel colpo per il duo Alzona & Ricchebono. Da Isi si respira relax e la tensione rimane fuori dalla porta, lasciando spazio solo alla voglia di indugiare e godersi il tempo che, correndo a volte troppo velocemente, fa perdere di vista le cose belle e buone.

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