C’e’,aperto dal 2015, in via Francesco Pozzo ,ad Albaro,il ristorante piu’ nascosto della citta’: Vivarelli. Lui ,il Gianni,e’ un genoano pazzesco, che invece di servirmi come antipasto un piatto di Bianchetti, arriva con una ceramica con sopra 3 pere,indigeste.
Quelle beccate dalla Samp contro il Parma. Ma la splendida canaglia si fa perdonare ,facendomi servire La Scottata, un trittico di Spada,Polpo e Scampi,con contorno di verdure veramente notevole. Mentre mia moglie sceglie Seppioline alla griglia su un fragrante letto verde.
Chiara Lombardo,dolce e gentile mi tenta con un Millefoglie a modo loro,capace di correre da solo,sulla fascia. Gianni ,prima del 2015 aveva gestito il ristorante del Park Tennis. Ne conosce,di cose. Salto particolari x aggiungere che in cucina,con 3 cuochi, c’e’ la moglie di Vivarelli,la signora Renata, mentre alla Cantina e’ addetto Daniele,il figlio. Il finale e’ targato Andrea Bruzzone (sampdoriano) Enoteca principe di Bolzaneto, con la serie di Amari di sua invenzione, che fa sollevare i morti.
50 posti in 2 sale. Doppio giardino d’estate,possibilita’ di accesso in carrozzina x i disabili,sempre.E altre attenzioni solidali,che raccontano l’uomo.
Prezzi albarinj,da 50/60, carne Fassona piemontese , pesce fresco,e soprattutto posto discreto, x chi non ama apparire troppo. Calciatori genoa/samp ,appunto, con discrezione.
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