C’era una volta l’elegante locale liberty di Giovanni Fabbrizii. Già  caffettiere e liquorista nel centro di Sestri Ponente, dove nel primo ‘900 i genovesi si ritrovavano per gustare il famoso Amaro Fabbrizii. Si parla già di  “liquore tonico digestivo”. Dietro al c’era una volta c’è sempre una bella favola dal lieto fine. Così, oggi, esiste il Nuovo Liquorificio in Val d’Aveto. Opera dei suoi discendenti trasferitisi in Val d’Aveto, terra di elezione per la raccolta delle migliori botaniche per distillati. Una bella storia che è stata raccontata nella particolare cornice di The Cook di Ivano Ricchebono. Ivano RicchebonoGran cerimoniere il  pluristellato Michelin, ambasciatore di Genova in cucina sulla rete ammiraglia in compagnia della Clerici, Antonellina nazionale. E’ stato piacevole coniugare i fingers che la sapiente mano del Doge ha accostato ai profumi dei  quattro prodotti presentati: l’Amaro e l’Aperitivo Ritrovato, il Gin Rusagni e il Limoncello di Santo Stefano.

Giovanni Fabbrizii aveva inventato un amaro e un aperitivo che da Genova spediva in tutta Italia e, grazie ai quali, nel 1906 ottenne la croce insigne e la medaglia d’oro alla Grande Esposizione Campionaria Internazionale e Vinicola Nazionale di Genova. Con la seconda guerra mondiale erano usciti di produzione ma i discendenti hanno ritrovato in un vecchio mobile il quaderno con le formule scritte di suo pugno. Grazie a questo prezioso reperto hanno finalmente potuto assaggiare le sue creazioni, tanto decantate in famiglia e hanno potute riprodurle, dando così vita al Nuovo Liquorificio Fabbrizii, oggi trasferito in Val d’Aveto.

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