Con un bicchiere scarso di vino di strada ne fai poca. Se poi ti fanno l’alcoltest all’uscita del ristorante, anche quel poco rischia di crearti problemi a non finire. E allora… Non si rischia e si “taglia” il ristorante con relativa bevuta. Piaccia o meno, è questo il refrain dallo scoccare della mezzanotte del 14 dicembre, data in cui sono entrate in vigore le nuove sanzioni per chi viene beccato “oltre i limiti” alcolici alla guida. E questo ha gettato in allarme le categorie colpite, ristoratori e produttori di vini e alcolici, che denunciano possibili ripercussioni negative sulle vendite, sui posti di lavoro, e annunciano iniziative a sostegno del loro disagio.
A Genova, Monica Capurro, titolare del ristorante Santamonica di Lungomare Lombardo con il marito Andrea Giachino, ha messo da parte il mugugno e posto in campo qualche soluzione che potrebbe essere “alternativa”. <<Abbiamo pensato di favorire il consumo di bottiglie di vino, dando la possibilità di portare via la bottiglia iniziata al tavolo, cosa che ho comunque sempre fatto, offrendo un piccolo sconto per incentivare la cosa – dice Monica Capurro. >> Idea che è piaciuta anche a Roberto Peschiera, ex direttore Michelin, che l’ha definita “Un bel passo avanti tra tante lamentele.”
Insomma, contro la paralisi da norma, si può fare qualcosa e anche di più mettendo in campo le proposte analcoliche. <<Da tempo avevamo in cantiere una micro proposta analcolica che è stata ampliata con bollicine, vini bianchi e rossi, distillati.>> Tutto serve per vincere il blocco anti alcol <<I clienti hanno paura, non bevono più a fine pasto e si stanno dimostrando curiosi e disponibili a sostituire un Franciacorta con una bollicina “alcol free”.>>
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