Saranno 11 corner dedicati ad altrettante specialità, prevalentemente, del territorio . Specialità che saranno rigorosamente preparate con ingredienti provenienti dai 150 banchi storici che operano al piano inferiore del Mercato Orientale di Genova.
I numeri del MOG. E’ questo uno dei punti cardine del MOG che aprirà i battenti a 120 anni dall’inaugurazione dello storico mercato genovese di via xx settembre. Altri numeri? Ben 2.000 metri quadrati, 1.200 dei quali “abitabili”. In questi spazi la cordata di imprenditori che vi hanno investito, capitanata da Marco Cambi, ha ricavato lo spazio che il 7 maggio dovrà stupire Genova, i genovesi e non solo. Appuntamento alle 17.30
Chef Rebosio allievo di Ducasse. A completare l’offerta, un bar centrale dove verranno servite le bevande. Ci sarà anche un ristorante gestito dallo chef Daniele Rebosio, appena 23 anni. Si tratta di uno formato nelle cucine del Jules Verne, il ristorante pluristellato di Alain Ducasse che sorge all’ultimo piano della Tour Eiffel.
Molte le novità volte a far diventare il MOG, il Mercato Orientale di Genova, un punto di riferimento del turismo culturale e gastronomico della città. Prima novità, l’orario non seguirà quello del mercato vero e proprio. Ci sarà l’ apertura 365 giorni l’anno dalle 10 alla mezzanotte per garantire a genovesi e turisti nuove esperienze. Esperienze del tutto simili a quelle già provate in città come Barcellona (con la Boqueria), Lisbona (la Ribera, diventata Time Out Market), e ancora Rotterdam (il Markthal), Londra (il Coven Garden), e Stoccolma (Ostermalms).
Interventi di ristrutturazione Il progetto ha richiesto una lunga serie di interventi di ristrutturazione Quello principale è il tetto di cristallo, che contribuisce a inondare di luce lo spazio che ruota interamente intorno al bar centrale. 
Su di esso si affacciano i corner: dai tacos rivisitati in chiave ligure alla pizza, dal pesce alla carne, dalla focaccia agli hamburger passando per pasta fresca, panini gourmet e cucina tipica ligure,.
Al Mog ci sarà spazio anche per i gelati e per l’enoteca, dove i vini potranno essere semplicemente assaggiati, oppure bevuti in “porzioni” da mezzo o bicchiere intero. Si tratta di una formula pensata per consentire a chi visita il mercato di assaporare i diversi vini serviti: liguri e non.