Chi si trova ad approfondire Genova, cosi’ come la sua cucina, si trova ad avere a che fare con coltivazioni delle cucine tipicamente autoctone. Si pensi che, almeno fino all principio del 1800, l’economia della cucina ligure girava intorno al culto di castagna e  fico. Il Castagna e fico fico veniva utilizzato come sostituto dello zucchero, seccato e grattugiato e comunque in ogni caso in cui fosse necessario dolcificare i pasti. Troviamo il fico abbinato a pane rustico oppure ingrediente per confezionare focacce o torte. Un altro protagonista della Genova Antica a cucina è il cedro, ma anche l’arancio ed il limone.  Essi  furono probabilmente portati, prima ancora che dalle Crociate, dagli Arabi passando dalla Spagna. Agostino Giustiniani, nei suoi “Castigatissimi Annali” del 1500, parla del territorio di San Remo, ricco di frutti ed agrumi. Scrive in particolare del cedro “Gli hebrei etiando di Alamagna e di altri luoghi, mandano a comprar dei cedri, per la solennita’ del Tabernacoli, a San Remo.” Nell’imperiese, troviamo l’antenata della pizza.Besagnina Usi che arrivano fino in Provenza, ci tramandano la ricetta di una sfoglia condita con pesce salato, cipolle, olive, aglio. Si può affermare, se per pizza intendiamo un piatto non necessariamente condito con pomodoro, che la pizza nacque in Liguria ben prima dell’epoca della Regina Margherita. Mauro SalucciQuanto poi all’olio, è da ricordare che a Genova l’olio fu usato fino al 1800 come lampante, anzichè come condimento per alimenti. Egualmente la carne di ovino non era particolarmente apprezzata ma rivenduta. Venivano invece massicciamente usate le pance di agnelli per creare otri per il trasporto di oli e commestibili liquidi.E’ una economia agricola, quella genovese, sempre “sui generis” , improntata sulla coltivazione degli orti, piu’ che dei terreni, una coltivazione ed un’alimentazione che è chiusa ed indifferente alle mode ed alle interferenze esterne. Il genovese non vuole essere succube delle materie prime . Vuole barattarle, commerciarle, averne abbondanza, ma andare per la sua strada e per la sua cucina che ci è stata tramandata fino ad oggi.

Mauro Salucci è nato a Genova. Laureato in Filosofia, sposato e padre di due figli. Apprezzato  cultore di storia,  collabora con diverse riviste e periodici . Inoltre è anche apprezzato conferenziere. Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive di carattere storico. Annovera la pubblicazione di  “Taccuino su Genova” (2016) e“Madre di Dio”(2017) e   "Forti pulsioni" (2018) dedicato a Niccolò Paganini. Ultimo arrivato  il libro dedicato ad un sestiere genovese importante come quello di " Portoria e Molo". Mauro Salucci lo potete anche leggere Salucci di web

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